02-07-2018
La tecnologia Bt protegge i raccolti dal bruco della lafigma
Un articolo su CropLife di Mark Edge spiega come gli insetti possano essere sia utili che dannosi per i contadini nel coltivare i raccolti. Nel caso del bruco della lafigma sono devastanti e distruttivi. Questo insetto nocivo si riproduce senza predatori naturali efficaci e causa significativi danni sul raccolto, riducendo la resa necessaria per soddisfare una domanda crescente di cibo, carburante e fibre.
Se il bruco della lafigma si trova comunemente negli Stati Uniti ed è un insetto prominente in Brasile, sta migrando e portando con sé la sua natura distruttiva. Nel 2016 è stato individuato nell’Africa occidentale e immediatamente ha causato grandi preoccupazioni per la sicurezza del cibo. Da allora ha distrutto mais – un alimento base per più di 300 milioni di persone – in oltre 30 paesi africani.
“Gli agricoltori dell’Africa sub-Sahariana si basano fortemente sul mais per la produzione e il consumo diretto”, dice Mark Edge, direttore per la Collaborazione e Sviluppo di Monsanto. “Quando il bruco della lafigma prevale e si stabilisce, una fonte principale di cibo viene compromessa”.
Le coltivazioni OGM non hanno ancora un’approvazione regolamentata nella gran parte dei paesi africani. Per promuovere la comprensione a l’accettazione di una coltivazione che darebbe benefici a così tanti contadini, la Monsanto nel 2008 è entrata in una partnership pubblico-privato per Water Efficient Maize for Africa (WEMA), fondata da fondazione Bill e Melinda Gates e USAID. Monsanto ha fornito a Wema l’uso royalty free di mais resistente alla siccità e agli insetti, in una collaborazione per aumentare la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza dei contadini dell’Africa Sub-sahariana.
Il bacillo turingiense (Bt) è un batterio naturale del terreno che può essere usato per controllare gli insetti. Attraverso la biotecnologia, gli scienziati possono usare le proteine del Bt per sviluppare piante che aiutino i contadini a contrastare i danni e le distruzioni degli insetti. Quando questi si nutrono mangiando la pianta, la proteina Bt si lega a specifici recettori nello stomaco dell’insetto che lo uccidono. Il bacillus thuringiensis non è nocivo per gli umani, per altri mammiferi, uccelli, pesci o insetti benefici perché i loro stomaci non hanno gli stessi recettori e semplicemente assimilano la proteina Bt dividendola in amminoacidi innocui. L’impiego di piantagioni Bt riduce il bisogno di pesticidi, aiutando gli agricoltori a gestire e usare le immissioni strategicamente ed efficientemente. Con l’aiuto del mais Bt i contadini in Africa potrebbero proteggere le loro piante dai danni del bruco della lafigma e altri insetti invasivi.
“Il mais Bt fu introdotto oltre 20 anni fa ed è in Sud Africa da 15 anni”, ha spiegato Edge. “Comunque, il Bt come controllo biologico applicato è stato diffuso per oltre 50 anni ed è stato usato nel mondo da contadini e giardinieri come prodotto di controllo degli insetti”.
Questa tecnologia ha rivoluzionato la gestione degli insetti nocivi negli Stati Uniti, in Brasile, Argentina e molti altri Paesi. È provato come un modo sicuro ed efficiente di combattere gli insetti dannosi e di assicurare abbondanti raccolti. Quando i contadini seminano le piantagioni sperano di raccogliere il pieno potenziale genetico dei semi che hanno comprato”, dice Edge. “Il mais Bt aiuta a proteggere quel potenziale genetico e minimizza l’impatto negativo degli insetti come il bruco della lafigma. Sarebbe un’aggiunta eccellente fra gli strumenti a disposizione degli agricoltori africani per proteggere le piantagioni”.